Zamia

Zamia

Zamia furfuracea

La Zamia non è una palma, anche se alle palme assomiglia. Appartiene alla famiglia delle Zamiaceae, il che non aggiunge molto a quello che sappiamo di lei. Con la Cycas, un’altra pianta che assomiglia a una palma, ma con le palme non ha niente a che fare, appartiene all’ordine delle Cicadali, piante antichissime, veri fossili viventi.

La incontro nel giardino di villa Durazzo a Santa Margherita ligure, un piacevolissimo parco a poca distanza dal mare, per fortuna aperto al pubblico e in cui si svolgono spesso delle belle manifestazioni, come l’appuntamento di Pasqua della fiera ‘Erba persa‘.
Lunghe foglie lucide si dipartono da un fusto sotterraneo, sorreggendo al centro una grande pigna, che potrebbe essere il frutto (anche se in questi vegetali non si dovrebbe parlare di frutti) femminile che contiene i rossi, velenosissimi semi.
Ho fatto fatica a riconoscerla, mi ricordava la Cycas, ma alquanto differente. E’ una pianta piuttosto rara e non menzionata neppure nei comuni manuali di piante da appartamento. Eppure come pianta da appartamento è molto decorativa, seppure le sue notevoli dimensioni la rendano di difficile collocazione, mentre crescerla all’esterno è più problematico perchè soffre il freddo invernale.

Alla fine l’ho scovata, anche in vari siti web, perchè ultimamente è diventata di moda. L’unica nota negativa è la tossicità delle sue bacche che possono, come nel caso delle Cycas, uccidere un incauto animale.

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