Rebutia, questa sconosciuta

Rebutia violaciflora

Rebutia violaciflora


Tutto è cominciato circa quindici giorni fa. La piccola cactacea che cresce in mezzo a una ciotola, ben riparata su un ripiano nella serra, ha cominciato a fiorire. Fiori straordinari, di colore lilla intenso, petali lisci e appuntiti, stami dorati. Qui a destra è una scatto del 21 aprile, quando ancora pensavo ancora si trattasse di una mammillaria, dato che la mia ignoranza in fatto di cactacee è profonda. Poi, pochi giorni dopo, cominciano ad aprirsi degli altri fiori, simili per molti versi, ma di brillante colore arancione. E’ possibile, mi chiedo, che una pianta faccia fiori diversi? Oggi l’arcano è svelato consultando ben due forum specializzati in cactacee. Le piante sono delle rebutie e si tratta sicuramente di due specie diverse che crescono accanto e che, tutto mi fa pensare, mi sono state vendute insieme, quasi fossero una pianta sola. Purtroppo non mi ricordo affatto nè quando nè dove le ho acquistate e forse non le avevo neppure considerate troppo, devo ammetterlo, prima di questa magnifica primavera.
Rebutie

Le due rebutie

Non sono certa di che specie di tratti. Quella con i fiori viola potrebbe essere R.violaciflora, mentre per l’altra mi è stato proposta la specie R.laui. Su uno dei miei libri guida, a cui mi piace fare riferimento piuttosto che nell’infinito intrico di informazioni del web, il manuale del Reader’s Digest “Piante in casa”, Milano 1981, sono citate almeno 20 specie di Rebutia, ma descritte soltanto cinque, fra cui R.minuscola, di cui si conoscono due varietà, R.m. var. grandiflora, con fiori rossi ed ampi e R.m. var. violaciflora, con fiori violetti, più arcuati e più precoci. E’ comunque difficile distinguerle con precisione e per il momento mi accontento del genere. Tuttavia sono preoccupata, il libro dice che le rebutie hanno vita breve, e che piante anche relativamente giovani possono letteralmente fiorire fino a morirne. Mi è accaduta una cosa del genere con una Schlumbergera, il cosidetto cactus di Natale, che si era coperta di fiori in modo vistosissimo, ma non è sopravvissuta a lungo quando i fiori sono terminati. Spero che le mie rebutie siano ancora abbastanza giovani da regalarmi qualche altra fioritura.

Ficodindia e acetosella

Opuntia ficus-indica

Opuntia ficus-indica & Oxalis pes-caprae

Li incontro spesso accoppiati in questa stagione, l’Opuntia ficus-indica (vedi anche 29 agosto 2008)e l’Oxalis pes-caprae, comunemente nota come  acetosella gialla (vedi 26 gennaio 2010 e 29 gennaio 2012). In questa stagione ancora intirizzita, anche se già respira di primavera, uniti davanti al mare, a succhiarne l’aria frizzante e amara, sulla scogliera di Quarto dei Mille.

(cliccate sull’immagine per vedere la fotografia più grande, in un’altra scheda)

Cylindropuntia spinosior

cylindropuntia spinosior
Una nuova ospite della mia verandina è un cactus di un genere affine all’opuntia, il notissimo fico d’India (28 agosto 2008). Al fico d’india assomigliano i larghi fiori e soprattutto i carnosi frutti gialli che forse mi sarà difficile vedere sulla mia pianticella. La maggior parte delle opuntie non fiorisce mai in ambiente chiuso, ma vengono coltivate in casa per le loro forme bizzarre ed interessanti e la geometria delle loro spine.

Quest’opuntia cilindrica e ramificata di spine ne ha davvero moltissime, tanto che non gode proprio di ottima fama perché gli incontri ravvicinati non sono raccomandabili. Però il fascino delle cactacee sta anche nelle loro spine che sono spesso più fitte, ma non più pungenti di quelle delle rose. La cylindropuntia spinosior può crescere fino a qualche metro di altezza e assumere un aspetto imponente, che diventa magnifico quando sbocciano i fiori.