Tibouchina

tibouchina semidecandra
Per le strade di San Diego, persino nelle aiuole della Pacific Highway dove si trovava il mio motel, questa pianta tropicale, originaria del Brasile e appartenente all’astrusa famiglia delle Melastomaceae, era davvero assai comune. Il nome deriva dal nome indigeno, ma in inglese viene anche detta princess flower, fiore principessa, o glory bush, cespuglio della gloria, o ancora lasiandra. L’esemplare della fotografie è uno dei più appariscenti e l’ho fotografato a Balboa Park, una vasta area di giardini e musei, un vero paradiso di botanica. I fiori in realtà erano molto più violetti, ma la mia compatta li rende inevitabilmente blu azzurro. Bel colore comunque, anche se differente da come appaiono all’occhio.
Questa pianta è generalmente arbustiva, ma può diventare anche un alberello di 4 – 5 metri di altezza. In Italia si trova nei manuali di giardinaggio (e anche nei siti web dedicati), a volte italianizzata in “tibucina”, come pianta da appartamento (detta anche, non so se è la stessa o specie assai simile t.urvilleana). E sarebbe veramente magnifico poterla avere fiorita in casa, dove sembra si adatti abbastanza facilmente in vaso, su temperature medie, senza sole diretto, sufficiente umidità e assenza di correnti d’aria. Precauzioni queste consigliate per tutte e quante le piante tropicali che abbiamo addomesticato, come placidi gatti da compagnia, all’atmosfera finta delle nostre scatolette abitative. Più lussureggiante la tibouchina all’aria aperta, nei climi miti che lo consentono come quello di gran parte della costa californiana.

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