Per oggi ritorno nei miei boschi per una pianta assai comune e di aspetto particolare. E’ il veratro, sinistra pianta del sottobosco che ammalia con le maestose foglie, perfettamente ellittiche, dalle venature pieghettate in una impeccabile simmetria, alternate sugli steli lisci. Foglie che ricordano quelle della genziana maggiore, Gentiana lutea, se non fosse che questa ha foglie opposte. Meglio ricordare questa differenza, perchè il veratro è una pianta molto tossica, mentre la radice della genziana viene usualmente impiegata nella preparazione dei liquori. Il Veratrum album, che si distingue anche per la pelosità delle foglie nella pagina inferiore, viene anche chiamato Veratrum album L. subsp. lobelianum, o semplicemente il Veratrum lobelianum.
L’ho incontrato molte volte nel sottobosco, questa volta vicino a quell’uva di volpe, anch’essa attraente e velenosa, con cui condivide la famiglia, le melanthiaceae. La prima immagine è quella di una pianta ormai avvizzita, le larghe foglie strappate, lo stelo eretto soltanto per sostenere i semi fino in fondo alla maturazione. Qui a fianco invece le grandi foglie verdissime nel sottobosco di giugno.