La Couropita guaianensis è un albero del Centro e Sud America chiamato in inglese “Cannonball tree” ovvero albero delle palle di cannone. I suoi frutti, infatti, sono grosse e pesanti sfere che cadono al suolo con il fragore di una cannonata. Essi rappresentano anche un pericolo per chi si trovi a passare o sostare sotto la piante, perchè riceverne uno in testa può essere davvero dannoso! Tanto che questi alberi portano spesso cartelli di allerta.
Non è molto alto per gli standard delle foreste in cui cresce, appena 20 metri circa e, come altri alberi che crescono negli strati più bassi delle foreste pluviali, sviluppa fiori e frutti lungo il tronco. La cascata di fiori emana un forte profumo al crepuscolo e attira i pipistrelli nettarivori che rappresentano i principali impollinatori. Gli enormi frutti impiegano molti mesi per svilupparsi, ma la loro dimensione consente un maggior nutrimento alla pianta che si svilupperà in un ambiente scarsamente illuminato.
La Couropita guaianensis è uno dei protagonisti di un curioso dibattito in ambito storico scientifico. E’ diffuso anche in India, dove ricopre un ruolo speciale nella cultura induista, come fiore sacro a Shiva ed è celebrato anche nella cultura buddista dello Sri Lanka e TamilNadu, con il nome di naga lingam. Ma se è un genere originario della Mesoamerica e Caraibi, come, e soprattutto quando, sia arrivato nel continente indiano è controverso. La frequente iconografia sacra che lo ritrae risale a tempi molto precedenti ai viaggi di Colombo, e ciò costituirebbe la prova di frequentazioni dell’America da parte di viaggiatori molto più antichi. I sostenitori di questa interpretazione hanno immaginato che un visitatore Hindù sia arrivato in Mesoamerica in tempi remoti e sia rimasto talmente colpito dall’aspetto di questo meraviglioso fiore da decidere di portarlo in India, dove si è largamente diffuso(1).
Dedicato a Anna Elena, la mia amica sorella del Brasile che mi ha mandato questa bellissima fotografia e mi ha scritto proprio oggi con la bella notizia che verrà presto a trovarmi.