Qualche anno fa, alla mostra mercato Murabilia di Lucca, presso lo stand dell’associazione A.Di.P.A. (Diffusione di Piante fra Amatori, l’associazione degli amici dell’orto botanico), mi hanno regalato dei semi. Ho preso quello che c’era, soprattutto perenni perchè danno più soddisfazione, così per vedere se viene qualche cosa. Non mi ricordo quali fossero, ma due non le posso dimenticare perchè sono spuntate,cresciute e vivono ancora. Una è una Centaurea, un similfiordaliso violetto, comunissimo fiore di campo su steli alti e ruvidi; è perenne e fiorisce abbondantemente tutte le estati.
L’altra pianta è un calicanto. Ne avevamo seminato almeno quattro e dato che sono germogliati tutti quanti, due li ho regalati e due li ho conservati. In un paio d’anni hanno assunto il loro aspetto adulto, solo ancora po’ scomposti, ma determinati a crescere. Questo tipo di calicanto fiorisce d’inverno e il suo nome scientifico è Chimonanthus praecox che significa proprio “fiore d’inverno”. I fiori sono bianco crema e profumati, seppure non vistosi, le foglie sono ovali e ruvide.
I frutti non li avevo mai visti. Così quando ho incontrato quest’albero nel parco della fortezza Brunella di Aulla (Massa Carrara), l’ho guardato con curiosità perchè mi ricordava qualcosa, ma non riuscivo a riconoscerlo. Troppo singolari quelle piccole pere, o meglio fichi, che secondo un’amica che lo conosce meglio “se lasciati sulla pianta seccano e diventano di color marrone nero e sembrano dei piccoli pipistrelli”. Ora che l’ho riconosciuto spero che anche i miei due alberelli fioriranno abbastanza da farmi vedere qualche piccolo pipistrello.