Centonchio dei campi

Lysimachia arvensis

Il centonchio comune è una piccola pianta  che appartiene alla famiglia delle primulaceae. Scrivevo di lui il 29 maggio del 2009, nel vecchio blog,  ‘… un’erbetta infestante che fiorisce costante dalla primavera fino all’autunno, con microscopiche corolle di un fiammante rosso mattone. Visti da vicino, da molto vicino, i fiori sono appariscenti e figurerebbero senza dubbio fra specie ricercate come ornamento, se non fosse per le ridotte dimensioni (il diametro dei fiori arriva a malapena a un centimetro). Anche la piantina è ridotta, con fusti striscianti e morbidi, che si strappano e sradicano con estrema facilità, ma con altrettanta facilità germogliano di nuovo.’ Allora il centonchio si chiamava Anagallis arvensis, ma oggi il suo nome è cambiato ed è Lysimachia arvensis, anche se i fiorellini sono sempre loro, microscopici e fiammeggianti. Nei prati, ma anche negli incolti e negli orti, se ne incontrano a frotte, fuggevoli, ma tenaci, che si assomigliano tutti quanti, ma in realtà sono molto diversi.   Una sua parente, il centonchio azzurro, o bellichina azzurra, Anagallis …, pardon Lysimachia foemina, gode di miglior fama, forse a causa della sua rarità e dell’azzurro turchino delle sue corolle. Invece la bellichina comune, che cresce dappertutto, non merita molta considerazione. Richiede però una certa dose di attenzione perchè si mimetizza con disinvoltura in mezzo alle insalate fra le quali è nata e cresciuta; ma è velenosa e può causare intossicazioni alimentari. Io la trovo spessissimo in mezzo a qualsiasi cosa raccolga nell’orto. Non posso escludere di averla assaggiata per errore; sarà stata la modica quantità, non ricordo di aver avuto disturbi significativi. Sospetto che chi si è intossicato, piuttosto che dimenticarsi di toglierla dall’insalata, l’abbia scambiata per l’insalata.

 

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