Banksia

Banksia praemorsa

Banksia praemorsa

Joseph Banks, l’uomo che ha inventato i Royal Gardens di Kew, è stato uno dei botanici inglesi più influenti del 18° secolo e di tutti i tempi. Accompagnando Cook nella sua fortunata spedizione in Oceania, affiancato da Daniel Solander, discepolo di Carlo Linneo padre, descrisse per la prima volta la stupefacente flora australiana. Non stupisce quindi che Carlo Linneo figlio dedicasse a lui uno dei generi più iconici del nuovissimo continente, Banksia, della famiglia delle Proteaceae. Le Banksia sono cespugli o anche alberi, con foglie alterne e curiose fioriture.  In Australia e Nuova Guinea ne esistono 185 specie diverse, che si differenziano moltissimo nella forma delle foglie. Ecco per esempio la Banksia praemorsa, così detta perché le sue foglie sono tronche sulla punta, come se fossero state morsicate; o la Banksia ericifolia, con foglie aghiformi che ricordano quelle dell’erica. O ancora Banksia robur, le cui foglie assomigliano a quelle del castagno o della quercia e che deve il suo nome, che indica forza e robustezza, forse proprio alla sua somiglianza con un grande albero, anche se in realtà non lo è.

Banksia ericifolia

La caratteristica più appariscente di tutte, o quasi, le Banksia sono le infiorescenze, costituite da un asse centrale legnoso da cui si dipartono un grande numero steli di fiori, disposti a coppie e a raggiera. I frutti, quando spuntano,  sono racchiusi in scrigni legnosi (follicoli), rigidi e tenaci, che solo il fuoco può scalfire. Infatti queste piante sono fatte apposta per risorgere dopo le fiamme e hanno bisogno delle temperature e delle sostanze prodotte dal fuoco per germogliare.

Banksia robur

Banksia robur

Ho incontrato i singolari arbusti di queste fotografie nel magnifico orto botanico di Château Pérouse, che si trova vicino alla città di Saint-Gilles, al confine fra la Camargue e l’Occitania. Questo giardino si estende in una zona collinare, già adornata da magnifici cedri e altri grandi alberi, e accoglie specie provenienti da tutti i continenti adattabili al clima del luogo. Così si incontrano piante  che provengono non solo da tutto il Mediterraneo e da regioni dell’Africa e del Medio Oriente dove il clima è simile, ma anche essenze originarie del Sud Africa, della California, del Cile e naturalmente dell’Oceania, che vivono in climi con caratteristiche affini a quello mediterraneo. L’esperimento ricorda quello del paesaggista Gilles Clement che ha creato un giardino mediterraneo planetario nel Domain du Rayol in Provenza, con piante provenienti da tutto il mondo.
Proprio i giovani giardinieri del parco Pérouse ci hanno raccontato come per far maturare i semi di Banksia occorra riscaldarli con la fiamma di un cannello per schiuderli e poi trattarli con composti derivati della combustione per convincerli a germinare.

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