Efedra

ephedra nebrodense
L’efredina è sostanza dall’equivoca fama. Farmaco e droga, è ingrediente tradizionale degli sciroppi contro la tosse e di farmaci che alleviano i sintomi dell’asma, ma è anche un farmaco psicostimolante, usato nel controllo del peso, molto simile alle anfetamine.Viene spesso usata come sostituito dell’adrenalina in quanto è meno tossica, ha un minor potere di accumulo ed è più stabile. Le piante da cui questa sostanza deriva appartengono alla famiglia della efedraceae, le più evolute fra le gimnosperme (piante a seme nudo), tanto che vengono considerate l’anello di congiunzione fra queste e le angiosperme, piante più moderne, dotate di veri e propri frutti. La forma ricorderebbe quella degli equiseti (comunque assai più primitivi) tanto che il nome ephedra, che ha poi dato il nome anche alla sostanza, significa coda di cavallo, proprio come equiseto. Nel mediterraneo crescono alcune specie di efedra, esclusivamente nelle regioni del Sud come la Sicilia. Questa ephedra nebrodense (fotografata in giugno nel giardino botanico di Pratorondanino) deriva il suo nome dei monti Nebrodi della Sicilia, ma si chiama anche più semplicemente ephedra major.
ephedra altissima

Alta, lussureggiante e ornata di bacche rosse, l’ephedra altissima è invece originaria dell’Africa e l’ho fotografata nel giardino botanico di Villa Hanbury a Capo Mortola di Ventimiglia.

Una gita a villa Hanbury, il più bel giardino botanico d’italia e forse d’Europa (forse, dico, e lo so che all’estero passione e dedizione per il giardino sono a un livello decisamente superiore al nostro, ma è il clima di questa magica riviera che fa la differenza), e un’ubriacatura di vegetazione lussureggiante, e le piante di tutto il mondo che mi terrranno compagnia ancora per molti giorni.
ephedra altissima

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