Non ho mai visto i fiori del caffè, ma leggo che sono piccoli, a quattro petali e profumano di gelsomino. Come si conviene a un membro della famiglia delle rubiaceae, piante come robbia selvatica (rubia peregrina, 24 giugno 2009) o il caglio zolfino. In realtà non mi sembra di aver mai visto una ‘vera’ pianta del caffè, non perchè questa sia falsa, ma era parte di un’esposizione di piante alimentari all’interno di Murabilia 2010, mostra mercato sulle mura di Lucca. E davvero non credo sarei in grado di distinguere la più celebrata e diffusa coffea arabica dalla più rustica ed adattibile coffea canephora, meglio nota come coffea robusta.
Ma mostro quest’immagine perché credo sia giusto conoscere un pochino le piante che utilizziamo per abitudine, quasi dimenticandone l’origine e l’essenza. E’ giusto ricordare che hanno anche delle foglie, non solo i semi, o fave, che vengono tostate e macinate per il consumo. La pianta del caffè è originaria dell’Africa, ma viene coltivata in tutti i paesi tropicali e subtropicali e si stima che la sua coltivazione fornisca lavoro e sostentamento a 20 milioni di famiglie in tutto il mondo, fra Brasile, Colombia, Vietnam ed Indonesia. La caffeina ha proprietà stimolanti sul sistema neuromuscolare e virtù terapeutiche, se assunta in piccole dosi.