Il giardino si risveglia, piano piano dopo i crochi gialli ora è la volta degli iris blu. Il nome scientifico, credo, è Iris reticulata e i bulbi vengono dalla Polonia, così devono aver sperimentato freddi assai più rigidi di quello di questo umidissimo inverno ligure. Ma si sono riprodotti parecchio dall’inverno scorso e ora sono sbocciati a mazzi, tappezzando gli angoli delle aiuole. Predominano quelli blu carico, veri principi di fine inverno. Finchè ne sboccia un altro, della varietà più pallida, un po’ staccato dagli altri, ma non meno sorprendente e raffinato. L’ho battezzato affettuosamente ‘il brutto anatroccolo’, pensando allo splendido cigno.
Infatti, nel giro di pochi giorni, mentre i primi iris blu cominciano inesorabilmente a sfiorire, quelli pallidi celestini si moltiplicano rapidamente e l’aiuola, come si conviene in un giardino che si rispetti, ha già cambiato colore.
Aggiornamento del febbraio 2019
Il ‘brutto anattroccolo’ sarebbe in realtà la splendida varietà di iris nano Katharine Hodgkin “…vistosamente striato, da molte persone scambiato per un’orchidea”. Non faccio pubblicità a nessun rivenditore, quindi ecco qua, e pure in inglese.