Le rotonde stradali, o rotatorie, sono diventate in pochi decenni una presenza costante nelle città, come in periferia e nelle strade extraurbane, sostituendo molti semafori, e con qualche vantaggio per il traffico, ora che finalmente la maggior parte degli automobilisti ha imparato come funzionanano. Dove ci sono ampi spazi, le rotatorie si susseguono vaste e regolari. Negli spazi angusti della Liguria e soprattutto in città, talvolta le rotonde sono quasi invisibili ed è problematico comprendere chi è fuori e chi è dentro, con complicazioni e intoppi per la circolazione.
Ma anche le nostre microscopiche rotonde hanno al centro il loro cerchio di ghiaia e terriccio dove possono o vogliono trovar posto delle piante. Talvolta sono disposte ad arte, anche se non sempre curate a dovere. Talvolta l’abbandono incombe e allora, se la terra resiste, le piante scelgono da sole dove andare. Nella rotonda di via di Francia nei pressi di san Benigno (foto sopra) ha trovato riparo l’immancabile pianta di bocche di leone, già incontrata altrove come pioniera (vedi mura della Malapaga, ma anche altri muri).
Un’altra rotonda, piccola e abbandonata, ma trafficatissima, poco lontano dall’ingresso del pronto soccorso e dell’ospedale di San Martino, è invasa dalla reseda biondella, pianta ruderale, amante dei terreni di riporto e dei calcinacci. A ben guardare si scopre che su questa rotonda la reseda non è sola, ma si accompagna a un’altra pianticella notevole, la sanguisorba minore, Poterium sanguisorba, specie alimurgica e officinale, ma già osservata spesso negli spartitraffico.
Tutt’e due queste rotonde, in tempi più recenti delle fotografie, sono state, per così dire, ripulite dalle erbacce per accogliere esemplari da vivaio, palme per lo più, quelle piante cioè che ostentano staticità stagionale. Ma non a lungo sono piante felici; coperte dalla polvere e soffocate dagli scarichi, ho notato come difficilmente resistano allo stress. A quelle condizioni estreme invece meglio si adattano piante mutevoli e vagabonde. Disordinate e fiere, se riprenderanno il sopravvento, il verde della rotonda sarà salvo.