Il nome camedrio deriva dal nome latino di una quercia, in quanto le foglie di questa pianta assomiglierebbero a quelle della quercia, tanto che il nome volgare è anche querciola. L’erbetta in questione, piuttosto diffusa, cresce sulle scarpate soleggiate presso i boschi di quercia e ha una millenaria tradizione di pianta officinale. Veniva usata ovunque moltissimo come antinfiammatorio, anti-ipertensivo e analgesico e come rimedio per gli acciacchi. più svariati. Veniva persino impiegata dall’industria liquoristica come aromatizzante. Ma bisogna usare il passato, perchè questa pianta, che appartiene alla famiglia della lamiaceae come tante e rispettabili erbe aromatiche, oggi è considerata molto pericolosa. Esiste un preciso decreto del Ministero della Salute del 30 maggio 2003 che vieta l’impiego del camedrio nel settore farmaceutico ed erboristico a causa della presenza di componenti fortemente epatotossici. La storia di questa pianticella dai freschi fiorellini rosa è diventata così un esempio quasi emblematico di come l’antica erboristeria possa essere in aperto contrasto con la conoscenza medica moderna. Mentre si leggono dei numerosi e svariati utilizzi che se ne faceva nella medicina antica, ovunque si trova conferma di come la scienza moderna ne abbia accertato e provato la tossicità.
Le piante contengono tanti principi attivi che è difficile riconoscerli tutti. Nella miscela di tutti questi principi attivi si possono trovare combinazioni importanti, che addirittura potenzino l’effetto benefico o mitighino effetti collaterali indesiderati e pericolosi. Ma è altrettanto possibile che fra sostanze moderatamente benefiche si nascondano componenti nocivi o velenosi. Così la fitoterapia ha i suoi fautori e i suoi detrattori, a seconda se prevale la considerazione dei vantaggi delle associazioni farmacologiche, o dei rischi della presenza di componenti tossici.
Ecco, questa piccola pianticella, che non conoscevo affatto, né come fiore né come medicina, ha una bella responsabilità; mi ha fatto pensare ai pro e contro dell’erboristeria farmaceutica, senza faziosità, perchè l’importante è che la conoscenza vada avanti.
(comunque attenzione al camedrio, non è una pianta officinale!)
Fotografata non lontano dal paesino di Cisiano (comune di Bargagli, Genova), giugno 2009.
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