Il nome scientifico usato fino a qualche tempo fa per indicare questa pianta era Hedysarum coronarium, mentre comunemente è nota anche come lupinella italiana e guardarubio. Ma in realtà resta e sempre resterà essenzialmente la sulla, robusta erba foraggera ampiamente coltivata in tutta la regione mediterranea, che colora di scarlatto le colline di maggio nelle campagne del centro sud, isole comprese. Sembra che sia originaria della penisola iberica, e di origine spagnola è il suo nome (in spagnolo zulla). Usata anche come pianta ornamentale, frequentemente sfugge alla coltivazione ed è ovunque inselvatichita. Cresce soprattutto negli incolti e suoi bordi delle strade, dei viottoli e delle poderali, ma anche delle provinciali, delle strade statali a lunga percorrenza, delle superstrade, e delle autostrade. L’ho fotografata qui sull’A12 nei pressi di Livorno, complice una coda a tratti che faceva rallentare. In realtà era da Roma che stavo osservando i suoi cespi dipingere di rosso acceso i brevi dirupi oltre il guardrail.