Pascolano docili e impavide sul pendio, nell’erba novella, verde e tenera come piace a loro. Durante la scorsa estate il fuoco è arrivato anche qui e ha divorato le ginestre (spartium junceum, vedi 27 maggio 2008), delle quali non restano che i rami secchi e neri. Manca un po’ di giallo a questa primavera, anche se voglio sperare che le ginestre torneranno.
L’erba tuttavia è impreziosita da fiori sorprendenti e diversi, come questa orchidea piramidale (anacamptis pyramidalis), all’inizio della fioritura. Ho già detto quanto le orchidee siano fiori speciali, la loro morfologia è complessa e difficile da descrivere, tanto che per loro sono state coniate complesse terminologie (vedi per esempio qui). Il nome di questo genere, anacamptis, spesso intersecato e sovrapposto al più tradizionale genere orchis, deriva dal greco “ripiegarsi”, ma poichè tutto in questo complicato fiore un po’ si ripiega, non è chiaro a che cosa sia riferito. Il nome della specie richiama la forma dell’infiorescenza, qui inequivocabilmente conica, o piramidale.