Insieme ai grandi alberi tipici della zona (faggi, aceri, betulle, tigli, larici e molti altri ancora) nel Nord ho incontrato alberi più esotici che prosperano nei giardini. Come questo nocciolo della Turchia che, a giudicare dal nome, non credo sia originario della Pomerania. Il genere corylus è naturalmente quello del nostro nocciolo (corylus avellana, vedi vecchio blog ) e la famiglia tradizionale quella delle betullaceae, che comprende, oltre naturalmente alle betulle, anche i carpini. Mi pare che recentemente i noccioli abbiano conquistato una famiglia a parte, le corilacee, per riconoscerne una certa unicità di caratteristiche. Come al solito, mi importa poco essere pedantemente precisa. Mi pare più importante riconoscere quello che questi alberi hanno in comune con le flessuose betulle, l’eleganza, una delicatezza fiera e imperturbabile, un certa aria di mistero. Questo nocciolo della Turchia ha i frutti racchiusi in un guscio lobato avvolto da ampie brattee appuntite, e foglie cuoriformi, dentellate, un po’ più scure di quelle del nocciolo comune. Nei nostri parchi urbani non l’ho mai incontrato, ma forse non ho prestato abbastanza attenzione. Ma chissà perchè mi pare sempre che i parchi delle città del Nord siano più rigogliosi e vari e non mi lascio scappare l’occasione di fare qualche nuovo incontro.