La nigella è fiorita finalmente nel mio giardino. I colori di oggi sono bianco rosato e azzurro (cliccate sulle immagini per vederle più grandi), ma forse ne mostrerà altri, perchè come tutte le ragazze scapestrate lei è piena di sorprese. Questo fiorellino strordinario nasce da semi scuri (da cui il nome nigella, da nigra), contenuti in capsule che sembra piccole lanterne. Ho raccolto qualche seme in un giardino e li ho piantati nel mio. La pianta è annuale, ma generosa, cioè non occorre riseminarla perchè provvede, in modo molto più efficiente, da sola.
Damigella scapigliata e anche fanciullaccia, le dedico questi versi scritti per una giovane ventenne da Eugenio Montale, un poeta che sempre mi capisce.
Esterina, i vent’anni ti minacciano,
grigiorosea nube
che a poco a poco in sé ti chiude.
Ciò intendi e non paventi.
…
Hai ben ragione tu! Non turbare
di ubbie il sorridente presente.
La tua gaiezza impegna già il futuro
ed un crollar di spalle
dirocca i fortilizi
del tuo domani oscuro.
T’alzi e t’avanzi sul ponticello
esiguo, sopra il gorgo che stride:
il tuo profìlo s’incide
contro uno sfondo di perla.
Esiti a sornmo del tremulo asse,
poi ridi, e come spiccata da un vento
t’abbatti fra le braccia
del tuo divino amico che t’afferra.
Ti guardiamo noi, della razza
di chi rimane a terra.