Ed eccomi nel parco di Inhotim, comune di Brumadinho, stato del Minas Gerais, non troppo lontano dalla capitale Belo Horizonte e da Betim, città industriale che ospita la fabbrica brasiliana della Fiat. Inhotim è un parco, ma è anche una galleria d’arte moderna, ma è anche un giardino botanico tropicale, ma è anche una collezione di esposizioni artistiche, un palcoscenico naturale, una raccolta di idee e di riflessioni sul mondo.
Ideato e realizzato dall’imprenditore minerario Bernardo Paz, anche per preservare l’ambiente naturale dell’area dal selvaggio sfruttamento industriale, è una raccolta di opere d’arte moderna su ispirazione dell’artista Tunga e un giardino disegnato e progettato dell’architetto paesaggista Roberto Burle Marx. La leggenda vuole che il nome derivi dal nome del precedente proprietario del luogo, un ingegnere inglese noto come Senhor Tim, che diventa Nhô Tim nel dialetto del Minas Gerais.
Vi si trovano 23 opere d’arte all’aria aperta e 23 gallerie d’arte e fotografia. La mappa indica inoltre 30 piante o alberi di interesse botanico. Ma non sono i soli. Io ho scelto questa lussuosa palma diamante, che non c’è sulla mappa, una palma grandiosa che viene dal sudest asiatico, Sumatra e Malesia, e naturalmente qui si trova benissimo. Ha un nome scientifico quasi impronunciabile, ovviamente in onore dell’insigne botanico di turno (Johannes Elias Teijsmann, olandese, direttore del giardino botanico di Bogor in Indonesia).
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