Tutte le malve hanno fiori stupendi. Tutte le malve sono specie officinali. Tutte le malve sono piante semplici, senza pretese, più o meno resistenti alle avversità atmosferiche e urbane. Tutte le malve sono piante straordinarie. Per questo scoprirne un’altra, differente da quelle che sono abituata a vedere, mi commuove e delizia.
La malva muschiata deve il suo nome all’odore del muschio, l’intenso e piacevole profumo che emana. Le sue doti ne fanno una pianta ornamentale, coltivata nei vivai, sia come cultivar bianca (M. moschata ‘Alba’) che rosa (M. moschata ‘Rosea’). E rosa l’ho incontrata, selvatica, sul ciglio della strada provinciale 56 che da Barbagelata (il paese più alto della città metropolitana di Genova) scende verso il passo della Scoglina. Le foglie sono finemente laciniate, come merletti, e questa caratteristica la distingue dalle altre malve che hanno foglie a lamina più compatta.
Malva moschata contiene molti dei principi nutritivi e salutari della malva comune, Malva sylvestris, da sempre utilizzata come pianta medicinale per affezioni dell’apparato respiratorio, come antinfiammatorio e blando lassativo. Tuttavia mentre Malva sylvestris cresce ormai soprattutto in aree urbanizzate, su suoli fortemente azotati, che sono frequentemente inquinati da metalli pesanti, pesticidi e altri residui, Malva moschata si trova sui terreni puliti dei prati montani, e questo è il tipo di erba più adatto per gli usi medicinali.