Saltellavo fra sasso e sasso, sulle sponde verdi e limpide del fiume Trebbia, dove l’acqua cristallina è così fredda che è quasi impossibile immergersi anche nell’inesorabile calura di agosto. Pochi fiori, ormai è estate piena. Ma la montagna ha sempre risorse. E così inciampo in una pianticella da niente, che mi ammalia e stupisce. Devo tornare indietro a guardarla. E’ una pianta magica, anche se nessuno ricorda perchè. La fattucchiere lo sapevano, ma non l’hanno lasciato scritto. Intitolata alla maga Circe, il suo nome è Circaea e volgarmente erba maga. In Italia se ne incontrano soprattutto due specie principali. Quella comune si chiama C.lutetiana, nome che le deriva semplicemente dal fatto che il botanico che per primo la classificò viveva a Parigi e, non so se per vanto o per mancanza di fantasia, le dedicò il nome della sua città. L’altra è C.alpina, che spunta sopra i 300 metri di altezza, ed è più minuta ed esile. Le differenze sono subdole e irrilevanti; ma siccome la differenza fondamentale sarebbe la dimensione, a me questa piaticella minuscola parrebbe C.alpina, mentre i database di riferimento mi riportano implacabili a C. lutetiana.
Così lasciamo andare, erba maga è ed erba maga rimane, gelosa di filtri e di incantesimi, cuoriformi le foglioline, cuoriformi i microscopici petali sulle minute corolle bianco rosate. Insieme ad epilobi ed enotere (vedi sotto), appartiene alla famiglia è quella delle Onagraceae, il cui nome deriva dal greco ὄναγρος asino selvatico, forse a causa della forma delle foglie, lunghe ed appuntite come le orecchie degli asini, oppure perchè, come un po’ tutte le erbe, erano considerate cibo da asini.
Le altre onagracaea:
Epilobium angustifolium – 21 agosto 2008 – 4 agosto 2011
Epilobium dodonaei – 11 luglio 2011
Epilobium hirsutum – 4 ottobre 2010
Epilobium roseum – 8 luglio 2011
Oenothera erythrosepala – 14 luglio 2011
Oenothera sp – 1 novembre 2011