Erba lepre … inseguo il vero nome di questa pianta da quando l’ho comprata a una mostra mercato qualche anno fa. L’unica certezza è che si tratti di Nepeta, erba di cui parlavo qualche giorno fa a proposito di ellera terrestre. Si tratta di erbe più o meno aromatiche, spesso amate dai gatti, da cui il soprannome di erba gatta o gattaia, più o meno simili alla mentuccia o nepetella che dir si voglia, che esistono però in varie fogge e aromi così da confondere un po’ le idee. La famiglia, ovvio, è quella della lamiaceae e il colore dei fiori, a corolla concresciuta a forma di labbra, spazia dal rosa al violetto, con dominanti blu lavanda, a parte qualche rarità bianca. Erba lepre dovrebbe, ma il condizionale è d’obbligo, essere Nepeta mussinii, una pianta ornamentale da bordura, utilizzabile anche in cucina per insaporire piatti, sia cruda che cotta.
Questa Nepeta non interessa molto ai gatti e questo lo posso confermare perchè i miei la ignorano. Ha formato un cespuglio molto ampio e un po’ scarmigliato, odoroso e colorato, ma poco fotogenico per alternanza disordinata di luci ombre e piani focali diversi.
Scopro poi che Nepeta mussinii non è altro che un sinonimo di Nepeta racemosa, presente in Italia come alloctona casuale in Lombardia e Veneto. Penso che sarebbe più semplice chiamare sempre le piante con il loro nome, e non credo che sarebbe più difficile. Impossibile però, dato che ogni luogo ha il suo linguaggio, ogni strada la sua voce e i nomi delle piante seguono gli umori degli uomini.