La rosa banksiae è fiorita. Non una profusione come a primavera, ma tre timidi boccioli proprio in cima al cespuglio, dove il sole li indora con più intensità. Un fiore è già sbocciato e splende nel limpido cielo di gennaio. Intorno il giardino è spoglio e fradicio, ma vitale.
E’ fiorita qualche selvatica borragine e le testarde calendule. Nella serra, l’aloe variegata regala fiori a profusione .
Le altre rose nicchiano. Dovrò potarle abbondantemente fra poche settimane sperando in una stagione propizia per loro, anche se temo che il caldo non ci risparmierà neppure quest’anno. La rosa floribunda ‘Pacific dream’ dovrebbe fare dei fiori di una tonalità fra il lilla e l’azzurro ed è per questo annoverata nel filone di ricerca della mitica “rosa blu”. Per ora però non accenna a lasciar andare i frutti dello scorso anno, di cui i cinorrodi rosso arancio sono i ricettacoli. Se i semi sono maturi, dovrei provare a seminarli, come insegna Roberto Longo con un procedimento che assomiglia un po’ a quello che seguo io per le talee. I semi sistemati in vasetti con terriccio morbido, poi racchiusi sacchetti trasparenti e posizionati all’esterno perchè prendano qualche ora di sole (quando c’è). Dopo circa 2 mesi, spunteranno le prime piantine, che quando sono alte circa 2 cm possono essere trapiantate singolarmente. Mi pare un procedimento realistico, anche perchè parla di una resa del 50% circa e non di quei mitici 80-90% che non si raggiungono mai. Però è prematuro per la mia rosa, voglio prima osservare se davvero fa i fiori rosa lillazzurri come previsto.