Iresine, la pianta che non doveva essere qui

Iresine herbstii aureoreticulata

Iresine herbstii ‘aureoreticulata’

Iresine è una pianta originaria del Sudamerica e appartiene alla famiglia delle Amaranthaceae, che ormai comprende tutti i più famosi chenopodi di cui ho parlato qualche tempo fa. Ma Iresine non è veramente uno spinacio, è arrivata dalle nostre parti come pianta da appartamento, per il colore brillante e suggestivo delle foglie e la generosità della crescita anche in ambienti chiusi. Non coltivo piante da interno e davvero non l’avrei mai conosciuta se non fosse che un giorno ho avuto l’idea di sostituire una pianta in un terrario che mi era stato regalato.  Purtroppo una delle specie originali aveva sofferto l’umidità invernale e avevo dovuto eliminarla. In una nota fiera di piante ho scoperto un banco che vendeva esemplari per terrari e mi è stata proposta questa pianticella dai fusti rossicci e lucide foglie verde brillante  con nervature colorate di giallo, insomma uno spettacolo di colore. Era alta meno di dieci centimetri e aveva trovato posto egregiamente nel mio terrario.

Iresine herbstii 'aureoreticulata'

Iresine herbstii ‘aureoreticulata’

Come il fagiolo della favola, la piccola Iresine ha cominciato a crescere e in men che non si dica ha raggiunto il tappo della boccia di vetro con decisa intenzione di superarlo in fretta e uscire a conquistare il mondo. Così sono corsa ai ripari, l’ho tirata fuori e sistemata in un vaso, e poi in un vaso più grande,  mentre lei continuava a crescere. Così anche se i manuali di piante parlano di un’altezza massima di 60 cm (in appartamento, suppongo),  nella mia serra ha ormai superato gli 80 cm e prospera slanciata e giuliva nel sole tropicale di questi giorni.

Dove arriverà questa pianta che non doveva essere qui? Ormai ci sono affezionata e la trovo una piccola meraviglia. Non ho certezze sul suo futuro, e non so che ne sarà di lei al cambio di stagione. Ma la sua storia mi fa pensare a quante piante si adatteranno con più facilità ad ambienti tradizionalmente a loro estranei, e magari, perché no, si scopriranno a casa dove non avrebbero mai dovuto essere.

 

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