Ho un grande rispetto, e un po’ di senso di colpa, nei confronti di tutte le ammirevoli piante tropicali che hanno in sorte di essere deportate in qualche appartamento, e qui ridotte alla stregua di soprammobili, neglette ed incomprese. Non sono piante strane, o finte, soltanto straniere e lontane dal loro habitat. Ma nel loro paese sarebbero capaci di crescere disordinate e libere, conquistandosi il loro posto in mezzo alle altre, fiorendo e fruttificando, e riproducendosi come si deve.
Benchè la fittonia sia una pianta da appartamento, si difende strenuamente ed è tanto bella quanto difficile da coltivare. Ne ho avuto una quando vivevo negli Stati Uniti (la fittonia è sì americana, ma tropicale del Sud), la trovavo assolutamente splendida, ma è durata poco. Come gli amori intensi, brevi e sfortunati, mi è rimasta nel cuore.
Questa specie, fittonia argyroneura, ha venature bianco lucenti su foglie verde scuro. Un disegno raffinato, un intreccio preciso ed elegante. La creazione non esiste, solo l’osservazione della natura.
Fotografata nell’ orto botanico di Genova.