Questo fiore azzurro, spalancato e brillante nel sottobosco di Noceto (Isola del Cantone, Ge), mi pareva somigliare moltissimo alle pianticelle perenni, famiglia boraginacee, che ho comprato da poco per far crescere nei vasi gemelli in cima alle scalette di casa. Infatti sono piante della stessa famiglia, boraginacee, e questa Buglossoides purpurocaerulea si può anche chiamare Lithospermum purpurocaerulea, mentre Lithodora è il nome delle pianticelle che ho comprato. Queste piante, come la saponaria di ieri, prediligono i terreni calcarei e, mentre i fiori sono davvero molto somiglianti, le foglie dell’erba perla azzurra dei boschi sono più grandi, lunghe e larghe e lucide, mentre la Lithodora dei vasi ha foglie sottili e appressate. Vagando fra le varie immagini del web, trovo addirittura cheLithodora e Lithospermum sono quasi sinonimi. La vera caratteristica che le rende uniche è racchiusa in quel nome che comincia con ‘litho’, dal greco pietra. I semi di queste piante sono infatti racchiusi in frutti, detti nucule, coriacei e compatti, di aspetto e consistenza simile a pietroline. Se non li sorprendo nel bosco, spero almeno di scovarli nella Lithodora dei miei vasi. I fiori del Lithospermum di Noceto hanno sfumature rosa e violette prima di schiudersi, e a questo si deve l’aggettivo specifico di purpurocaerulea.