Queste piante si sono meritate il nome di falsa ortica per la forma delle foglie che, specialmente quando non sono ancora fiorite, possono ricordare quelle della più celebre ortica. Ma, come avevo già descritto nel caso del lamio maculato (Lamium maculatum, 14 marzo 2009) con l’ortica propriamente detta hanno davvero poco a che fare. Innanzitutto non sono orticanti, quindi niente paura se vengono sfiorate o manipolate. Appartengono poi a tutt’altra famiglia, le labiate, cosidette per la forma a labbra imbronciate dei loro fiori, mentre l’ortica fa parte delle urticeae. Recentemente, le famiglie delle piante sono state rinominate sostituendo i nomi intuitivi e di fantasia con denominazioni derivate dal membro più significativo, e le labiate sono diventate Lamiaceae, proprio in onore del Lamium considerato l’esponente più caratteristico. E così questa piantina modesta, di umili virtù officinali, è diventata il simbolo di una sterminata famiglia di nobilissime erbe commestibili e aromatiche, comprende il rosmarino, il basilico, il timo, la santoreggia e la salvia.
La falsa ortica purpurea ha piccoli fiori rossi e foglie che all’apice si tingono proprio di purpureo.