Il platano, questo sconosciuto

Platano ponte Sant'Agata

Platano presso il ponte di Sant’Agata
Platanus x acerifolia

Alcuni alberi crescono in modo bizzarro, come questo possente tronco contorto che si trova sulla sponda del Bisagno presso il ponte di Sant’Agata. Penso a quante piene rovinose e disperate siccittà ha contemplato dalla sua sinuosa altezza. Soprattutto penso a come mai sia cresciuto così storto, il grosso tronco ricurvo, come volesse dare una ginocchiata a qualche gigante di passaggio. Gli alberi del bosco sono in competizione per la luce, crescere diritti verso l’alto è spesso la migliore opportunità per sopravvivere. Ma gli alberi di città, distanziati e composti per far spazio al traffico cittadino, non hanno regole naturali ad istruirli. Eppure qualche principio li guida, non arte, ma necessità, non capriccio, ma regola, e vengono su storti, ma sempre spavaldi.

Platano comune

Platano lungo il Bisagno
Platanus x acerifolia

Il platano è uno degli alberi più comuni ovunque nelle città. E’ maestoso e robusto, eppure pallido, con quella corteccia sfogliata e le foglie grigie. Non sempre felice, soffre di innumerevoli acciacchi, viscide pestilenze che lo sfiancano. Ma resiste e, in primavera, è bello come un giovinetto, gagliardi rami chiari e foglie verde tenero. Il platano è anche un mistero perchè chi si addentri alla comprensione del suo genere, sempre si scontra con infinite complicazioni. Certo, gli esemplari adattati alle aiuole spartitraffico non sono specie pure ed orgogliosamente tramandate dai semi degli avi, sono ibridi. Già, ma di che?
Le due specie più diffuse di platani originari sono il Platanus orientalis, europeo, più snello e morbido, foglie lobate frastagliatissime, corteccia sfogliante maculata, e il Platanus occidentalis, americano, più possente, foglie a tre lobi arrotondati, corteccia che si sfalda lasciando scoperte grandi chiazze grigio chiare. Gli alberi che più comunemente si incontrano sul bordo delle nostre strade sono ibridi di queste due specie, incroci, meticci. Si chiamano Platanus x acerifolia o anche Platanus hispanica, perchè descritti per la prima volta in Spagna intorno al 1600 dove vicino ai platani europei, erano stati piantati dei platani americani. Il platano comune, come lo chiameremo per comodità, ha foglie con lobi un poco più appuntiti dell’americano, ma più semplici e netti dell’europeo.

per altri platani cittadini, vedi anche:
Il vecchio rudere e
28 dicembre 2008

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