Fra viale Quadrio e via Mura della Marina, questa zona del centro città è stata protagonista di profonde trasformazioni anche spettacolari, come l’implosione di un vecchio edificio che ospitava la caserma dei pompieri per far posto a un più utile parcheggio. E più giù, verso l’inizio di via delle Grazie e la cosidetta casa del Boia, uno slargo a ridosso delle mura ospita in questo periodo il tanto deprecato mercato degli islamici, che stendono per terra i loro tappetini e espongono in vendita la loro merce, usata e di dubbia provenienza, in barba a leggi e permessi che dovrebbero regolamentare queste attività.
Ora in un’aiuola a bordo strada, forse per caso, sbocciano gli immancabili papaveri, tanto colorati quanto effimeri, e uno sgargiante mazzo di asfodeli gialli, vistosi e vagamente inquietanti come tutti gli asfodeli. In campagna, gli animali erbivori evitano queste piante tossiche e le lasciano stare contribuendo a alla loro diffusione, che è indice di degrado
Ma gli asfodeli sono belli e misteriorsi (ci sono molte perplessità sull’origine stessa del loro nome) e ora in questo pezzetto di città, confuso e disordinato, un’aiuola abbandonata trabocca di primavera.