Il più famoso è Hypericum perforatum (vedi vecchio blog, 21 giugno 2008), il fiore ritornello della mia infanza, con le sue celebratissime proprietà officinali, soprattutto antidepressive. Poi c’è la ruta caprina, Hypericum hircinum e l’affascinante Hypericum calycinum, entrambi citati nel vecchio blog il 10 luglio 2009. E’ tornata la stagione e ho scoperto altre due specie di iperico che, seppure non rinomate come il perforatum, contengono simili principi attivi. E’ certo il caso di Hypericum androsaemum (sopra), ricco di ipericina. Tutti comunque sono erbe di san Giovanni, perchè proprio in questi giorni fioriscono e molte leggende hanno legato questi fiori a vita, morte e miracoli del Battista.
Fotografati nel parco della villa Durazzo Pallavicini di Pegli, ai bordi dei prati incolti e nell’ombra del bosco di lecci.