Da bambina, nelle mie interminabili scorribande nei boschi, non temevo il veleno dei fiori. I boschi era liberi e freschi come giardini, l’erba morbida, rado il tappeto di foglie. Nei campi l’erba era bassa perchè tagliata regolarmente per foraggio, nei boschi il suolo era pulito perchè in autunno le castagne venivano raccolte ad una ad una. Non avevo paura di erbe velenose, e le assaggiavo quasi tutte. Forse per istinto, ma più probabilemte perchè ho avuto saggi maestri, non ho mai corso pericoli. Ricordo così bene questo fiore che ancora mi sembra di sentirne il sapore sulla lingua. Ma non lo vedevo da tanto tempo, quasi pensavo di essermi sbagliata. Invece è vero. Da sempre, i bambini succhiano i fiori della consolida femmina, c’è una goccia di nettare dolcissimo proprio sotto il tubo della corolla.
Le consolide, famiglia boraginaceae, sono piante officinali, symphytum officinalis consolida maggiore ha fiori di regola violetti e nobili proprietà medicamentose. “Da oltre 4.000 anni porta il nome di “prodigiosa erba” atta a rinsaldare le ossa spezzate… Se hai bisogno di aiuto la consolida non ti deluderà, ma la devi usare con pazienza et molta costanza. Pierandrea Mattioli – naturalista e medico (1500-1577) ” – (da actaplantarum). Ma anche la consolida femmina, un po’ più piccola, con fiori gialli e radice a tubero, da cui il nome symphytum tuberosum, contiene utili principi attivi come cicattrizzante, emolliente e per accelerare la guarigione delle fratture ossee. Questi principi attivi stanno soprattutto nelle radici, la goccia dolce invece sta nei fiori.
Quasi sfiorita ormai a giugno, cresce all’ombra del bosco, di quercia, di castagno, di carpino.
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