Ancora della famiglia delle malvaceae, quest’avventizia nata a sorpresa in giardino, è nota come infestante specie delle coltivazioni di mais. Le sue grandi foglie a cuore mi hanno incuriosito subito per la loro mollezza e morbidezza simile al velluto. Così l’ho lasciata crescere, ansiosa di capire chi fosse. Ora sarà alta circa ottanta centimetri e sono arrivati i fiorellini, gialli, che si aprono ogni tanto, quanto ne hanno voglia, seminascosti sotto le ampie foglie. E’ l’aspetto dei fiori che mi ha fatto pensare a una malvacea. Alla fine ho scoperto che la setosa consistenza delle foglie ha suggerito il nome italiano di cencio molle e quello inglese di velvet leaf, foglia di velluto, proprio come l’avevo pensata fin dall’inizio. Anche la malva indiana condivide le proprietà medicamentose di tutte le malve. Non è certo una pianta preziosa, ma ha la sua grazia e un aspetto originale; come le altre sarà la benvenuta, a patto che non diventi troppo invadente.
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