Oltre le iridacee, le orchidee selvatiche fioriscono in primavera, e per lo più in primavera soltanto.
Il mondo delle orchidee è complesso e misterioso e accanto a orchidee comuni quasi dappertutto nel territorio italiano e mediterraneo, ci sono molte specie regionali e rare, che pur rassomigliandosi sono caratterizzate da raffinate diversità. I botanici poi ci mettono tutto l’impegno possibile per scombinare le carte, aggiornando i nomi e allungandoli, e ritoccando le attribuzioni. Questa orchidea sarda (sempre Giara di Gesturi, fra marzo e aprile dello scorso anno) è una sottospecie di anacamptis morio (vedi orchis morio o giglio caprino), per esteso si chiama Anacamptis morio (L.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase subsp. longicornu (Poir.) H. Kretzschmar, Eccarius & H. Dietr., che tutt’insieme sembra davvero il nome di un nobile di alto lignaggio, che possa fregiarsi di svariati titoli. Ma dato che il corno questo fiore ce l’ha davvero lungo, basta chiamarla anacamptis longicornu, dove anacamptis deriva dal greco ‘ripiegarsi’.