Pianticella dai molti nomi e dalle molte forme, ha portamento slanciato (eretto) per quanto possibile per un’erbetta minuta, con foglie palmate, frastagliate, tre segmenti e due stipole, foglie sfuggenti, che scappano quando sbocciano i fiori, sgargianti corolle gialle in cui neppure il numero dei petali è definito (possono essere da 3 a 6). Varie specie del genere Potentilla si chiamano volgarmente cinquefoglie e neppure questa fa eccezione, con il curioso aggettivo di tormentilla, che era il nome originariamente attribuitale da Linneo nel 1753. Questo singolare nome di tormentilla deriverebbe da torméntum, per la capacità della pianta di alleviare il dolore, mentre il nome attuale deriva semplicemente da potens, potente e si riferisce ancora una volta all’efficacia delle sue qualità curative.
Simile alla Potentilla reptans (cinquefoglie comune, vedi 27 marzo 2009), che ha un portamento strisciante e foglie palmate, composte di cinque foglioline seghettate, anche questa è una pianta ricca di importanti principi attivi, soprattutto tannini, utili per il trattamento della diarrea e le infiammazioni della cavità orale.