Esistono quattro specie di cedri, genere Cedrus, della famiglia delle Pinacee. Tutti e quattro sono originari di una regione montuosa molto circoscritta e particolare. Il più famoso è il cedro del Libano, che appare in sagoma stilizzata sulla bandiera del suo paese. Poi c’è il cedro dell’Himalaya o deodara, dalla forma conica e compatta, diversa dalla chioma larga ed espansa di quello del Libano e dal fogliame grigio argenteo; il nome ‘deodara‘ deriva dal sanscrito “devadara” che significa albero degli dei ed è considerato un albero sacro. Le altre due specie sono il cedro di Cipro e il cedro dell’Atlante, la regione montuosa nell’Africa nord occidentale. Tutti sono splendide conifere ornamentali e formano rade foreste, a volte da soli, a volte insieme a pini, abeti, tassi, o anche aceri.
Il cedro del Libano nella foto a sinistra si trova nell’orto botanico di Lucca. La targa (fare click sull’immagine per vederla ingrandita) ricorda la sua età e la provenienza. L’albero viene chiamato Abies cedrus e si dice provenire dalla Siria. Quest’esemplare ha quasi 200 anni ed è molto imponente. Ha qualche acciacco, tanto che l’ultima volta che l’ho visto era puntellato per evitare il crollo di qualche ramo. Ma osservandolo si riconosce la forma inconfondibile dei cedri del Libano: chioma verde scuro, ampia e maestosa, a palchi sovrapposti, grossi rami che partendo dalla base del tronco si incurvano in alto per poi espandersi orizzontalmente.
Gli esemplari più giovani sono in genere meno riconoscibili e per distinguere fra di loro le varie specie di cedro bisognerebbe osservare coni (pigne) e foglie e a volte, naturalmente, si può sbagliare.
Le piante della seconda foto, a destra, si trovano nel vasto parco che circonda la Badia di Tiglieto (Genova), un antichissimo complesso monastico, ampiamente rimaneggiato nel corso di molti secoli, ma che ancora conserva la maestosità e il fascino delle abbazie di montagna.
Avevo già parlato di uno di questi magnifici alberi nel vecchio blog, il 1 febbraio 2009 e lo avevo identificato come cedro deodara o dell’Himalaya Tale mi pareva per la sua forma conica e precisa.
Tornata in vista alla Badia, ho imparato un po’ di più su questo parco, per molti anni proprietà della famiglia Salvago Raggi, e apprendo che i cedri in questione siano invece cedri dell’Atlante, Cedrus atlantica.
I cedri sono anche alberi di città, come racconto in questo post nel blog “La città segreta”