Ecco un altro sedum che sa dare grandi soddisfazioni a chi se ne prende cura. E peraltro di cura ne richiede assai poca, pronto a fiorire ogni primavera sfruttando al massimo lo scarso terriccio, anche inaridito che si ritrova. Lo incontro dappertutto, su balconi e terrazzi, sporgente lungo i muri e abbandonato nelle fessure della pietra. I fiori sono quelli classici della borracina rupestre (2 dicembre 2008), gialli come stelle luminose e splendenti.
Ne avevo un bel vasetto, generoso e fecondo, cresciuto da una piccolissima rosetta. L’ho perso a causa di uno sfortunato incidente domestico (gli operai che riparavano il tetto lo travolsero con il catrame bollente). Ora propago il sedum spectabilis* (quest’anno ne ho fatto sei vasetti), ma aspetto l’occasione propizia per rifarmi il palmeri.
* 20 agosto 2009, vedi anche 21 novembre 2009 e 31 ottobre 2010