Contrasti d’autunno

Contrasti : acero campestre e clematide vitalba

Acer campestre
Clematis vitalba

L’autunno è una stagione di contrasti e spande i colori più vivaci nell’aria grigia. Il vento ha sparpagliato il bosco e la faggeta ormai quasi spoglia si staglia su un tappeto di oro marroncino. Ma l’acero campestre si tiene stretto le larghe foglie ingiallite che conservano ancora qualche sfumatura verde della bella stagione.

Contrasti : corbezzolo e orniello

Arbutus unedo
Fraxinus ornus

La vitalba, incorreggibile ragazzaccia, si prende la scena anche nei mesi grigi e i rami si tingono inaspettatamente di bianco argentato, come le trine di merletto. Sono i piccoli acheni alati, distribuiti in mazzetti sferici all’estremità del peduncolo fiorale, con la loro lunga appendice piumosa (vedi anche 10 agosto 2008).

Il corbezzolo ha fiori bianchi e frutti rossi, sparsi fra le foglie sempreverdi.  Invece il fogliame dell’orniello si sfuma nel rosa prima di volarsene via.

Solanum dulcamara

Solanum dulcamara

Poi ci sono le bacche, che sbocciano piccole e brillanti, sotto le foglie avvizzite. Sono rosso acceso quelle della piccola dulcamara, timida principessa del sottobosco, parente selvatica di melanzane ed esotici pomodori. Come altre della sua famiglia, è una pianta medicinale e velenosa, e così è il suo sapore, dapprima amaro e poi dolce, ma comunque infido.

I colori dell’autunno hanno una luce intensa, ma breve, e quietamente impallidiscono nelle lunghe ore blu della sera.

 

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