Ellebori da giardino

Ellebori

Helleborus orientalis
dal giardino di Flavia

La stagione degli ellebori è arrivata nel mio giardino, con una fioritura stupefacente e molte promesse. Il più grande, Helleborus orientalis, ha otto fiori candidi, doppi, con una timida punteggiatura. Tutti i fiori sono reclinati verso il basso e negano allo sguardo la magnificenza delle loro corolle, così che devo fotografarli di sotto in su, oppure costringerli con la violenza ad alzare il capo. Questa pianta è frutto di uno scambio con un’amica che di ellebori è attiva coltivatrice. Cresce rigogliosa all’ombra del calicanto  ormai da due anni, ma è la prima volta che fiorisce. Una seconda pianta, appena più piccola, Helleborus guttatus a base bianca, proviene dal magico Giardino degli Ellebori delle sorelle Barbaglia a Pietra Ligure ed è arrivato già fiorito l’anno scorso.  Le sorelle Anna e Carla Barbaglia curano dal 1970 una National Collection di ellebori che è una delle più ricche del mondo. Le ragazze si erano appassionate a questi fiori seguendo la tradizione della madre, californiana, che sempre per Natale confezionava corone celtiche con abete, vischio e rose di Natale, ovvero Helleborus niger.

Helleborus guttatus

Helleborus guttatus a base bianca
dal giardino delle sorelle Barbaglia

Gli ellebori sono piante perenni del sottobosco e almeno due specie spontanee si trovano assai facilmente nei boschi della Liguria, come ho già scritto in questo post. La loro fioritura invernale, quando la maggior parte dei fiori più appariscenti e soavi sono ancora lontani, li rende particolarmente ricercati. Sono piante che prediligono il fresco e la mezz’ombra e il luogo dove si trova il giardino delle sorelle Barbaglia non è esattamente un optimum per la loro crescita, perché si tratta di “un cottage garden (giardino orto frutteto) non troppo lontano dal mare, dal terreno sabbioso e dal clima caldo”. Eppure, scrivono, “con opportuni accorgimenti, gli ellebori vi prosperano magnificamente, dimostrando che in fondo si tratta di piante piuttosto adattabili”. A loro dire, l’unica specie che si è mostrata sempre recalcitrante alla fioritura è H.thibetanus, ma “bisogna capirlo, il suo habitat originale è a 4000metri di altezza”.
A casa mia si sono trovati bene e l’elleboro arrivato dal favoloso giardino mi allieta anche quest’anno con un fiore magnifico, e un secondo è già in preparazione.

Helleborus

Helleborus sp  – piantina di un anno

Gli ellebori producono molti semi, che germogliano in media dopo dieci mesi e molti nuovi getti spuntano facilmente nelle vicinanze. Alla fine della visita al Giardino degli Ellebori mi hanno regalato una manciata di minuscole piantine che ho curato facendo del mio meglio. Adesso, vicino alle due piante grandi, stanno crescendo altri cinque ellebori bambini. Le prime foglie sono quasi cuoriformi, molto differenti dalle grandi foglie dell’esemplare più adulto, che sono palmate e profondamente suddivise in segmenti sottili a margine dentato.
Secondo le indicazioni delle esperte sorelle, ci vorranno tre o quattro anni per vedere i primi fiori e sarà certamente una sorpresa.
L’elleboro mette a dura prova la pazienza del coltivatore, e la sua lunga latenza nella germinazione e fioritura la rende una pianta costosa. Sto cominciando ad imparare che la bellezza spesso si paga, ma se i soldi sono pochi, si deve avere tempo, molto tempo.

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