Scrivevo il 21 dicembre 2008:
Dove banchettano le api d’inverno? Certo sui fiori del rosmarino. Si può raccogliere anche il miele d’inverno, miele di rosmarino. Siamo a dicembre (ma secondo i testi la stagione della fioritura dura tutto l’anno) e una delle piante di rosmarino del mio giardino sta aprendo i suoi timidi fiorellini azzurri. Coraggiosa e spavalda nel giorno più corto dell’anno, il solstizio d’inverno. Come sempre accade, il tempo meteorologico si fa beffe del calendario e oggi è stato una giornata limpida e tiepida, dopo lunghe settimane ‘autunnali’ di gelo e tempesta. Ma il rosmarino non se ne è preoccupato troppo. E’ pianta mediterranea, docile e resistente. E’ difficile vederla soffrire e le sue foglioline appuntite sono sempre graziosamente verdi e lucide, nonostante tutto.
“Sogno, scrive il giardiniere Paolo Pejrone1, una montagna coperta di minuscoli fiori azzurri durante i lunghi inverni piemontesi.”
Il rosmarino è pianta dalle infinite virtù. Il suo semplice odore, dice sempre Pejrone, aiuterebbe a rinverdire e far riacquistare vigore alla memoria. E’ poi un ingrediente fondamentale nella ricetta di un elisir di lunga vita, con origano e salvia, tutte macerate nel vino. Non pretendo tanto, una pianta decorativa e morbida, odorosa e saporita, e fiori che sbocciano nel gelido squallore dell’inverno non faranno la vita più lunga, ma certo la rendono più leggera.
Invece, la varietà di rosmarino nella foto a sinistra, strisciante o ricadente come si preferisca denominarlo, fiorisce in primavera.
1In “In giardino non si è mai soli”; Feltrinelli