L’erba aglina è entrata nel mio giardino nell’estate del 2012 ed è cresciuta un po’ dappertutto, persino in qualche vaso, dove la scovavo magari già fiorita o carica dei suoi piccoli semi neri. E’ una pianticella commestibile, come la maggior parte delle specie del suo genere, Allium, famiglia Amaryllidaceae, e come per la sua quasi omonima erba cipollina (Allium schoenoprasum, vedi 2 maggio 2008) se ne consumano le foglie per insaporire salse e insalate.
Erba aglina è un soprannome generico con cui talvolta si trovano indicate altre specie del genere, pianticelle rampanti e selvatiche come ad esempio l’aglio orsino (Allium ursinum), ma anche piante di altro genere e famiglia, come Alliaria petiolata (vedi 13 aprile 2010) che è una brassicacea e dell’aglio ha soltanto l’odore, e persino la cicuta aglina (Aethusa cynapium, famiglia Apiaceae) e il camedrio (Teucrium scorodonia, Lamiaceae). Ciò dimostra ancora una volta, se ce n’era bisogno, che le piante hanno un solo nome valido, quello scientifico, quello vero.
Quest’erba aglina è Allium tuberosum, è originaria del continente asiatico,detta anche aglio cinese o erba cipollina cinese.
Avventizia o naturalizzata, è fortemente infestante e l’Australia l’ha introdotta nell’elenco delle specie invasive, da combattere senza pietà. In effetti si propaga con enorme facilità sia per diffusione dei semi che per moltiplicazione dei bulbilli e quindi va tenuta attentamente sotto controllo. Negli anni ho sempre cercato di contenerla nel suo spazio, devo dire in questo caso con un certo successo perché si distingue e separa facilmente dalle altre piante.
Ho deciso di essere implacabile con lei, anche se mi è simpatica. E’ graziosa, con i suoi fiori candidi e le foglie carnose, molto aromatiche, caparbia e resistente a qualsiasi avversità. Eccola ancora fiorita e splendente in questo caldo settembre, che è proprio la sua stagione preferita.
Pingback: Perilla frutescens - fiori e fogliefiori e foglie