La Datura wrightii , pianta immacolata e suggestiva, faceva capolino ogni anno in un angolo del mio giardino. Nata in vaso da semi recuperati in qualche orto botanico, ogni anno rispuntava immancabilmente con abbondanti fioriture. Perenne, forse, o più probabilmente annuale, negli ultimi tempi cresceva al margine di un’aiuola sopra la strada, con le grandi campane bianche che penzolavano coraggiosamente dal muraglione. Per molto tempo è tornata, ma poi è sparita, e da alcuni anni non si era più fatta viva. Gli alberi, un grosso ginepro e due forsizie, erano cresciuti ancora e l’angolo che si era scelto forse era diventato troppo angusto ed oscuro. Perduta, pensavo, e progettavo di riseminarla. Finché ieri, quasi per caso, la scopro sul bordo della strada, ai margini di un piccolo terrapieno di cemento dove alcuni vicini parcheggiano le auto. Fierissima e in piena fioritura, cresce alla base di un palo di sostegno, incurante della vicinanza invadente delle invasive più comuni, la morella (Solanum chenopodioides) e l’inula (Dittrichia viscosa).
Datura wrightii, stramonio di Wright, viene dall’America e certamente è stata introdotta come pianta ornamentale. In inglese le piante del genere Datura vengono dette devil’s trumpets, tromba del diavolo, mentre il più angelico nome di angel’s trumpet (tromba dell’angelo) è riservato, chissà perché, a una pianta molto simile, la Brugmansia, che con Datura ha veramente molto in comune, compresa la forma dei fiori e la tossicità, ma ha fusti legnosi e aspetto arbustivo.
Questa pianta mi ha mostrato in modo semplice il significato della definizione ‘alloctona naturalizzata perché sfuggita alla coltivazione’ e questa volta devo ammettere che ho contribuito anch’io a diffondere una specie estranea alla nostra flora. Ora so che Datura wrightii è una pianta annuale e quindi ricrescerà, se ne avrà voglia, dai semi sparsi dai rigidi frutti, capsule con aculei sporgenti, vere spine quando si seccano. E magari, chissà, ne crescerà un gruppetto.
Il nome Datura deriva dal sanscrito e significa appunto ‘mela spinosa’, come spiegato da Linneo (vedi questa pagina), con riferimento alla curiosa forma dei frutti e come indica uno dei nomignoli inglesi di questa pianta, thornapple. La specie D. wrightii, dedicata al famoso esploratore botanico americano Charles Wright, si distingue perché le antere sono visivamente più corte dello stilo (vedi foto ravvicinata), mentre dovrebbero essere della stessa lunghezza nella specie simile D.innoxia.