La valeriana rossa (vedi un mio vecchio post del 15 agosto 2008) è una delle grandi protagoniste delle fioriture urbane. Le basta un fosso, una breve scarpata, soltanto un muro, per attecchire con coraggio e far esplodere i suoi folti cespi rosa acceso o rosso porpora, fiorellini piccoli, ma numerosi e raggruppati in densi corimbi. La sua fioritura è lunghissima, dalla primavera all’autunno inoltrato e sono queste caratteristiche di tenacia e longevità a farne una presenza straordinaria nel verde dei palazzi di collina. Le sue foglie, verde carico, lucide, sembrano sempre giovani e fresche, anche in mezzo ai detriti. Mi ricorda quelle fanciulle delle favole, come Cenerentola, belle e pure e gioiose, nonostante le angherie e gli stenti a cui erano sottoposte. Bella nel fango e sempre nobile e liscia.
Sulla scarpata affacciata sul mare della collina di Apparizione, proprio di fronte alla chiesa di Santa Maria Assunta (nella foto a destra) e a pochi passi dal capolinea dell’autobus n.87, qualcuno ha scritto su una ringhiera un verso poetico e provocatorio.
“Scateniamo tempeste ma ci piace il sole”
La valeriana, forte come il vento e rossa come il fuoco, approva.