Ormai è tempo, la primavera è qui, a un passo. E, ovviamente, piove. Quando il sole fa capolino è anche troppo caldo, ma si ferma poco. Già tuona di nuovo. La strada è bagnata, la terra è bagnata, sul bordo della crêuza (via Livello, Bavari) tutte le erbe sono bagnate, più verdi del verde. La prima che incontro è una piccola erba medica, con una macchia nera sulle foglie, e poi due veroniche, un aglio, un’euforbia, la cicoria che già prepara fiori, il lamio macchiato, il becco di gru, chiunque può aggiungere la sua, se guarda, cerca e osserva ai lati del suo cammino. Eccole qui, per questa volta cambio formato e i commenti sono nelle didascalie.

Medicago arabica è una piccola erba medica, con una macchia nera al centro delle foglioline. Anche se non è pregiata, sarà certamente gradita a qualche erbivoro e roditore.

Veronica persica è la più sfacciata delle veroniche, viene dalla Persia ed è arrivata da poco, diventando in poco tempo un’infestante, a tratti addirittura invasiva. Ma a quelle luminose corolle azzurre si perdonerebbe tutto.

Veronica cymbalaria è un’erbetta quasi strisciante che si insinua nelle crepe e si allarga sulla terra e sul selciato, sottile, tenace, instancabile.

Allium neapolitanum è uno dei più comuni agli selvatici, che sboccia sui bordi delle strade e li illumina per qualche settimana del suo bianco smagliante. Erba preziosa, come tutti gli agli.

Euphorbia helioscopia è un’erba cattiva, come tutto il suo genere e un po’ tutta la famiglia. Se la spezzi, sanguina un lattice bianco e irritante. Ma le sue infiorescenze hanno un fascino arcano, un’attraente singolarità. Questa specie piuttosto diffusa, fiorita in tutte le stagioni, l’avevo chiamata erroneamente E.flavicoma nel vecchio post dell’11 maggio 2008.

Cichorium intybus non perde tempo e già prepara i fiori; e chi voleva le sue gustose foglie è arrivato tardi.

Lamium maculatum è inconfondibile con le sue striature pallide al centro delle foglie e ha fatto tanto parlare di sè in questo blog, come falsa ortica, ma anche come titolare di una grande e importante famiglia, quelle delle lamiaceae.

Erodium malacoides, becco di gru malvaceo, è un fratello del geranio, un po’ misconosciuto, un’erbetta caparbia e tenace con semi a spirale e fiorellini rosa, grande colonizzatrice degli angoli urbani.