Fiori e foglie... una pianta al giorno
Amo moltissimo le piante. Soprattutto i grandi alberi, le creature più generose della terra. Ma anche le piccole erbe di prato, persino quelle più impudenti, che si ostinano a resistere ai miei tentativi di estirparle dalle aiuole del giardino. Poca gente osserva le piante, forse le trovano noiose. Pochi sanno riconoscere un leccio, o addirittura distinguere un ippocastano da un tiglio. E' un vero peccato, le piante non sono affatto noiose, e in questo diario botanico io voglio presentare ogni giorno una pianta diversa, del giardino, del campo, del bosco
Naturalmente questo blog non ha pretese scientifiche né manualistiche. E' solo una piccola raccolta di pensieri, mentre osservo le piante, con la speranza di imparare a conoscerle meglio.

Mercoledi, Aprile 30, 2008
Erba Roberta
geranium robertianum

A chi mi chiede quali fiori preferisco, sempre risponderò "i fiori di campo". Quelli spontanei, non coltivati, che si guadagnano la vita e lo spazio in mezzo al mondo, talvolta prodigo, ma assai spesso a loro piuttosto ostile. Sono i fiori più sorprendenti, perché riescono a sbocciare dove nessuno mai penserebbe di poter coltivare dei fiori e magari riescono anche ad essere attraenti.

L'erba Roberta (geranium robertianum) è un 'vero' geranio, ovvero appartiene al genere Geranium, mentre i gerani coltivati appartengono al genere Pelargonium. La famiglia è quella delle Geraneacee, dalla parola greca geranos che significa gru, nome suggerito dalla forma dei frutti che, con un po' di fantasia, può ricordare proprio il lungo becco del trampoliere. Quando è maturo, il frutto si apre in cinque porzioni, ciascuna contenente un seme. Per questi fiori, il cinque è un numero magico, anche i fiorellini hanno cinque petali rosa. L'erba Roberta, o geranio di San Roberto, ha un nome simpatico, steli rossastri (è anche detta cicuta rossa, ma non è così velenosa) e foglie frastagliate. Cresce dappertutto e, come la maggior parte dei geranei, ha una fioritura lunghissima, da aprile a ottobre. Dicono che se si sfrega fra le mani emana un cattivo odore (è anche detta erba cimicina), ma non deve essere un odore molto intenso. Certo tutte le piante hanno un odore, e questo meglio di noi lo sapevano i contadini del passato, che conoscevano le erbe come forse noi oggi conosciamo i programmi della TV o i divi del cinema. Buono o cattivo, è il loro odore, e serve, come ogni altra caratteristica, per la loro vita.

scritto alle 20:10 da CarlaFed ::    COMMENTI


Martedi, Aprile 29, 2008
Gradite ospiti

ilex aquifolium


Ho sorpreso un gruppo di piccole api fra i fiori di Ilex, un arbusto della famiglia dell'agrifolio (Ilex aquifolium), ma con le foglie verde scuro lisce e mai spinose. Cercano quello che forse non possono più trovare perché i bianchi fiorellini hanno ormai l'ovario verde gonfio e già preparano le rosse bacche autunnali. In mezzo ai petali ora trovano soltanto palline dure e verdi, legnose, vuote di nettare. Vuol dire che le api già hanno fatto il loro dovere e sono quasi dispiaciuta che rimangano, magari, un po' deluse.

scritto alle 15:34 da CarlaFed ::    COMMENTI


Lunedi, Aprile 28, 2008
Iris
iris barbata

Aprile è stato freddo e ventoso quest'anno e le fave e i piselli sono in ritardo. Ma questa primavera mi ha regalato un'eccezionale fioritura del cespuglio di iris. Non so per certo quale varietà sia; assomiglia all' Iris barbata, ma è certo un ibrido. L'ho trovato nel giardino quando sono venuta ad abitare qui due anni fa. Nonostante i fiori assai scarsi, la loro sontuosa bellezza mi aveva fatto perdonare l'invadenza del fogliame e dei voluminosi rizomi. L'iris è un fiore nobile e ricercato, ma per un giardiniere dilettante può essere una delusione; fiorisce per meno di un mese all'anno e per il resto del tempo rimangono solo le foglie, lische di verde non particolarmente attraenti.
Poi, inspiegabilemente, quest'anno si presenta con una fioritura eccezionale, si copre letteralmente di fiori, smaglianti e profumati, e molti ancora ne sta preparando. Eppure io non ho fatto assolutamente nulla, non l'ho trattato con grazia particolare, nè concimato. Lo trovavo quasi antipatico con la sua bellezza sprecata. Ma anche i maestri giardinieri insegnano che a volte i risultati migliori con le piante si ottengono non facendo proprio assolutamente niente.

scritto alle 23:56 da CarlaFed ::    COMMENTI


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