Fiori di Martynia

martynia proboscidea

Martynia proboscidea

Dai semi acquistati a Paderna, sono nate tre robuste piantine dalle ampie foglie pelose. Le foglie sono appicicose e abbastanza maleodoranti, ma i fiori hanno un profumo più aggraziato. La pianta viene spacciata come semi-carnivora perchè moschini e zanzarine rimarrebbero appicicate alle sue foglie. In realtà non sembra per nulla aggressiva e non ha i curiosi movimenti delle piante carnivore. La sua caratteristica più singolare sono i suoi bacelli, commestibili da verdi e a forma di uccellino quando sono secchi. Li ho già mostrati qui. Adesso vediamo se riesco a ‘produrli’…

Martinia

martynia
Una pianta americana, semi-carnivora perché attira gli insetti con l’intenso odore, ed essi rimangono appiccicati dentro le sue vaste corolle, anche se non sembra che veramente ‘se ne cibi’.
Anche se i fiori sono attraenti, l’odore di fiori e foglie non è particolarmente gradevole. Un po’ come l’affascinante stapelia, dai fiori pelosi e puzzolenti, o il plectranthus, pianta dell’incenso, le cui foglie hanno un odore così pungente da ricordare a volte l’urina di gatto.

La martinia, o meglio martynia, da John Martyn, botanico inglese del ‘700, ha anche frutti molto interessanti, dalla forma bizzarra, di uccello esotico, o animale mitico. Si possono seccare e sono molto decorativi.

Fotografata a Paderna, mostra mercato Frutti antichi ottobre 2011