Nel mio gardino crescono due piante di Paeonia, uno dei più nobili, lussureggianti e misteriosi fiori della Cina. La pianta più vecchia l’avevo acquistata più di dieci anni fa, già fiorita, ma ha comunque impiegato alcun anni ad ambientarsi e a produrre fiori, precoce e generosa, ogni anno. La seconda pianta è giovane, ha fogliame abbondante, ma ancora non è mai fiorita. Ha sostituito la bellissima Paeonia lactiflora con fiori a due colori che mi ha deliziato per qualche anno, ma purtroppo non ha retto alle piogge abbondanti di un inverno troppo umido. Le peonie non sopportano i terreni fangosi e il ristagno, tanto che è consigliato preparare per loro un letto di ghiaia che favorisca il drenaggio dell’acqua. Gioie e dolori dei giardinieri che non sia arrendono. Aspetto con pazienza e fiducia la fioritura della nuova arrivata, le paeonie sono piante longeve.
L’anno scorso, proprio in questi giorni di aprile, ho avuto la fortuna di visitare un vivaio straordinario che si trova nel comune di Vitorchiano, provincia di Roma. Si chiama Centro botanico Moutan e il nome deriva da “Mu Dan”, il nome cinese della peonia arborea, che in Cina è considerata il fiore nazionale. Le peonie arboree o arbustive sono piccoli cespugli, che possono vivere centinaia di anni; si spogliano in autunno ed inverno e si ricoprono di germogli all’inizio della primavera, producendo fra aprile e maggio fiori meravigliosi. Ogni anno il cespuglio si arricchisce di rami e può raggiungere, nella sua lunga vita, due metri in altezza e tre o quattro di diametro. Le peonie erbacee, come le mie due piante in giardino, invece scompaiono completamente durante la stagione fredda, per rispuntare fra febbraio e marzo, ogni anno un po’ più grandi e floride.
Alla fine di aprile 2019, solo le peonie arbustive erano fiorite, mentre quelle erbacee erano tutte ancora in boccio. Le specie e le varietà di questa pianta sono moltissime e la poesia cinese ha assegnato a tutte un nome delicato. Dal loto di fronte al sole alla giada del mattino, dalle nubi di porpora dorata alla fenice rosa. Molto esclusiva è la specie delle Paeonie rockii, il cui nome cinese “Zi Ban Mu Dan” significa peonia arbustiva che porta fiori con macchie scure alla base dei petali. Si tratta di una specie a crescita molto lenta, originaria della Cina centrale e Nordoccidentale, tipica soprattutto della regione del Gansu dove si incontra ai margini delle foreste fra i 1100 e i 2800 metri. Altre popolazioni sono presenti anche ad altezze più modeste e tutte sopportano sia inverni rigidi che estati secche, grazie al profondo apparato radicale.
Con grande orgoglio dei proprietari del vivaio, le P.rockii hanno trovato un ambiente a loro congeniale a Vitorchiano, dove prosperano un centinaio di varietà in cespugli rigogliosi ed equilibrati. Tutte le cultivar di questa specie presentano macchie color porpora e nero alla base dei petali. I grandi fiori a forma di loto sbocciano un po’ pù tardi di quelli delle altre specie di Paeonia arborea e hanno una consistenza particolarmente delicata, farfalle sericee nella brezza del mattino.