Ancora reseda

reseda lutea

Questa reseda, fotografata invero qualche settimana fa nella zona di Praglia (Genova), ha come colore dominante il bianco, ma le sue caratteristiche generali me la fanno identificare come reseda gialla, reseda lutea, diversa da quella fotografata a Munster e presentata 18 giugno.

Reseda biondella

Reseda luteola
Queste piante sono conosciute fin dall’antichità (il solito Plinio) per le presunte proprietà lenitive e antinfiammatorie. Reseda deriva da resedare, latino che significa lenire, calmare. Dico tuttavia ‘presunte’ perché oggi le resede non sono più ritenute in possesso di virtù terapeutiche e non vengono più prese in considerazione. L’unico utilizzo pratico di queste piante, anche se non più utilizzate veramente per questioni di economicità, è la tintura della stoffe. Il colore giallo ottenuto dalle fascine della reseda biondella bollita in acqua era considerato la tinta gialla più bella e persistente che si potesse ottenere.

Le resedaceae sono una piccola famiglia indipendente, affine alle crucifere e alle capparidaceae. Queste piante si adattano molto bene nei giardini, che allietano di colori e profumi.

Ho incontrato questa pianta, la cui fioritura era appena cominciata, lungo un viale periferico, verdeggiante e ciclabile a Münster, ieri città del terrore anabattista e poi città ove venne siglata la “Pace di Vestfalia” che, nel 1648, mise fine alla Guerra dei Trent’anni che aveva coinvolto le maggiori potenze europee e che aveva devastato molte parti della Germania, oggi ridente cittadina dell’operosa Vestfalia.