Ancora esotiche dal giardino

Mahonia lomarrifolia

Mahonia lomarrifolia

 

Sempre nel giardino botanico di Roma si incontrano tante piante esotiche dall’aspetto familiare. Come questa Mahonia lomariifolia che assomiglia a quella Mahonia aquifolium (5 gennaio 2009), di origine americana, pianta ornamentale piuttosto diffusa nei giardini di città. La sua splendida fioritura gialla alla fine dell’inverno si può vedere anche qui.

La M.lomariifolia viene dall’estremo oriente ed ha foglie composte, imparipennate, più lunghe di qualsiasi altra specie di maonia, fino 20 coppie di foglioline più quella terminale. I frutti sono grappoli di acino bluastri, credo commestibili, ma non mi azzarderei ad assaggiarli senza conferma.

Mallotus japonicus

Mallotus japonicus


 
Approfitto dell’abbondanza di questa visita per aggiungere un’altra pianta esotica, originaria di Giappone, Cina e Corea, Mallotus japonicus, della famiglia delle Euphorbiaceae, come quasi suggeriscono le foglie, o brattee che siano, rosse, e così somiglianti a quelle dell’euforbia più famosa, la pulcherrima, e celeberrima stella di Natale.
 
 
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Crespino

berberis thunbergii
Non si tratta di quel crespino comune (Berberis vulgaris) che si trova anche spontaneo nei nostri boschi. Forse non lo dovrei neppure chiamare crespino, perchè è una varietà un tantino più ricercata di berberis, direi quasi sicuramente che si tratta di B. thunbergii atropurpurea per il colore rosso cupo delle foglie, coriacee, rotondeggianti, su rami sempre spinosi.
Una leggera pioggerellina le ha cosparse di perle trasparenti in questo luglio pazzerello che per il momento dell’estate ci ha fatto soltanto venire la voglia.