Fra le prime, temerarie fioriture, in questa domenica d’inverno che si crede un po’ primavera, spiccano le prime tondeggianti rosette di fiori timidamente schiusi fra le nuove foglie dell’iberide sempreverde. Che spettacolo saranno fra qualche mese i cespugli ricoperti di ciuffi bianchi, come centrini. Infiorescenze rotondeggianti composte di fiorellini di quattro petali, come la mattiola di ieri, come tutte le altre crucifere, questa volta però curiosamente asimmetrici. I due petali più lunghi sono un segno di riconoscimento dell’iberide, la sempreverde come tutte le sue sorelle (vedi per esempio Iberis umbellata del 5 giugno 2008).
Oggi alla fiera di Sant’Agata, la più grande fiera di Genova, ricca soprattutto per l’offerta di frutticultura e giardinaggio, le iberidi sempreverdi, strette nei loro vasetti di plastica, erano già tutte in fiore. Andavano a ruba per la loro grazia e generosa semplicità. Non forzate come nei vivai, certo aspetteremo ancora molte settimane per vederle così fiorite in giardino. Ma non deluderanno neppure quest’anno. Quando leggo che l’iberide sempreverde è una pianta trattata dai giardinieri come ‘annuale’ penso che sia un vero spreco. La pianta sopravvive benissimo all’inverno, si propaga con facilità non invadente, può essere trapiantata senza traumi e non ha bisogno di cure particolari. E’ una pianta perenne, solida, modesta, e bella.
Qui sotto un’immagine dell’iberide in piena fioritura (fine marzo)
Iberi sempervirens