Deutzia crenata

Deutzia crenata

Deutzia crenata

 

Deutzia crenata è un piccolo arbusto fiorito, della famiglia della ortensie (Hydrangeaceae). Originario del Giappone, è spontaneizzata, come alloctona casuale, in Italia, e in Liguria in particolare.
La scopro nel giardino del vicino, ormai abbandonato da qualche anno, un vero scrigno segreto. Per decenni i proprietari scomparsi avevano coltivato fiori e ortaggi per abbellire la loro casa e la loro vita, cercando specie non particolarmente rare e ricercate, ma capaci di prosperare felici in quell’ambiente. Attenti e instancabili, non lasciavano nulla al caso, ma sapevano interpretare ogni necessità. E così rigogliose e selvatiche le molte piante del loro giardino sono sopravvissute ai loro coltivatori e prosperano  tenaci e fiere della primavera.
Nel loro momento magico, le dolci corolle spiccano nel verde intenso e delicato dell’esile cespuglio. Chissà se è arrivata per caso (non lo credo), chissà da dove è venuta (forse un germoglio regalato o incontrato in un vivaio), chissà se crescerà (potrebbe diventare più alta, ma non credo, lotterà per non scomparire). In Giappone il suo habitat naturale sono i declivi e i bordi dei boschi. Si spoglia d’inverno e produce fiorellini bianchi da maggio a luglio. In Italia, è fiorita in aprile.

 

Ortensia a foglie di quercia

hydrangea quercifolia

Hydrangea quercifolia

Forse diventerà un alberello, come quello incontrato nell’orto botanico di Lucca (25 settembre 2009). Ma per il momento la coraggiosa piantina di ortensia dalle foglie di quercia mette tutta la sua energia in una fioritura spettacolare, di bianche pannocchie dalla aspetto magnifico. Il peso dei fiori ha piegato tutti i rami, ma la pianta ha reagito bene e anche le foglie, che non riuscivano a perdere le sfumature rossicce, ora stanno riacquistando un bel verde brillante. Un’altra regalo del mio giardino di giugno.

Ortensia quercifolia

hydrangea quercifolia
Non sono più molto assidua in questo blog, ma oggi mi fermo un momento per mostrare, con stupore e un po’ di malinconia, i colori dell’autunno. Magico il bruno rossiccio delle foglie della mia nuova hydrangea quercifolia (25 settembre 2009), che sembrano abbronzate, ancora verde brillante le zone riparate dalla luce.
A presto un grande ritorno, quando le urgenze che oggi mi portano altrove si allontaneranno.

Fior d’angelo

philadelphus coronarius
L’ho per molto tempo confuso con la vegelia, ma non appartiene neppure alla stessa famiglia. Questo meraviglioso arbusto da giardino è della famiglia delle Hydrangeae, cioè le ortensie. Il suo nome si potrebbe tradurre ‘fiore dell’amore fraterno’, ma per qualche ragione è più noto come fior d’angelo, per il colore immacolato della cascata di fiori o anche come siringa (ma syringa vulgaris è invece il nome scientifico del lillà). Questa pianta ha una storia antica e complicata ed è stata in passato inserita nella famiglia delle Saxifragaceae, le piante delle rocce (letteralmente ‘che rompono i sassi’). Anche il nome potrebbe avere origini quasi mitologiche, oppure semplicemente legate al profondo profumo, profondo, secondo alcuni, proprio come l’amore fraterno.
Superfluo dire che lo vorrei in giardino e che brucio d’invidia ad ammirarne la fioritura voluttuosa che sporge dal muretto di una casa vicina. Sono questi arbusti che fanno unici e irripetibili i giardini di maggio. Esistono molte specie di philadelphus, anche se il più comune, spontaneo in varie regioni italiane è il philadelphus coronarium , rustico e generoso, originario dell’Austria (forse viene anche lui dalle Alpi come le sue ex-parenti “rompirocce”?).

Hydrangea paniculata

hydrangea paniculata
L’ortensia, quella comune, che sboccia sfacciatamente in tutti i giardini di campagna (ma mai per caso),quella con fiori a palla rosa o azzurra, e il colore dipende dall’acidità terreno, quell’ortensia che resiste all’inverno, fresca e impavida (vedi 3 gennaio 2009 quell’ortensia, ovvero hydrangea macrophylla (4 luglio 2009), non è pianta ricercata, nè nobile. Bella sì, come una ragazza di campagna che sa presentarsi, ma raffinata non sarà mai. Snobbata perfino (oh no, l’ortensia no …), come se se ne potesse fare a meno.
Ma le altre ortensia, a cominciare dalla lussuosa quercifolia (25 settembre 2009) fino a questa signorile hydrangea paniculata “white lady”, quelle sono diverse. Quelle sono signore. Tutti i fiori più appariscenti delle ortensie sono sterili, ridotti a sepali colorati che mascherano i fiori veri, nascosti nel profondo dell’infiorescenza. Quelli della paniculata sono profumati e disposti in infiorescenze allungate a forma di piramide.