Valeriana

valeriana officinalis
Due anni fa, quando l’ho messa a dimora, era una piantina nobile e aggraziata, che mi aveva commosso con le sue ombrelle di fiorellini rosati. D’inverno scompare completamente, ma ogni primavera si fa più alta ed elegante. Quest’anno è alta quasi come me. Le ombrelle di fiorellini rosati sono sempre incantevoli, specie se lambiti dal caldo sole del tramonto. E Lucy subito ne approfitta, egocentrica e vanitosa com’è. Fra le varie caratteristiche di quest’erba magica c’è anche la capacità di attirare i gatti.
E’ lei la titolare della famiglia della valerianaceae, che però come dicevo qualche giorno fa a proposito di valerianella locusta, secondo le ultime classificazioni non esiste più, inglobata dai botanici moderni nella famiglia della caprifoliaceae. E’ lei antichissima erba sedativa e calmante, che placa il cuore e la mente e lenisce l’ansia. Nella sua lunga storia ha conosciuto fama di erba “guarisci tutto” ed è in tempi recenti inserita nei programmi fitoterapici per smettere di fumare perchè calmerebbe quel nervosismo che accompagna la disassuefazione dal tabacco.

Valerianella

valerianella locusta

Insalatina dal sapore zuccherino e vagamente piccante, gradita ai palati più raffinati, anche detta songino, sarsetto o sarjettu, gallinella o dolcetta.
Avremmo dovuto consumarla già da molti mesi perchè, generosa e vanitosetta comè, cresce d’inverno e si intristisce soltanto quando il freddo è davvero intenso. Non l’abbiamo mangiata per una serie di circostanze non troppo felici e favorevoli (niente di grave, per carità, sono uno spiacevole contrattempo). Senza scomporsi nè offendersi,i credo anzi con letizia, è andata in fiore, corimbi di fiorellini bianchi, quasi invisibili. Raccoglierò i semi per riprovare a gustarla l’anno prossimo.

(con grande sconforto apprendo che la famiglia delle valerianacee non esiste più, ma che tutte , ma proprio tutte le valeriane, compresa la valeriana rossa, centranthus ruber (15 agosto 2008), appartengono secondo APGIII, ovvero la terza classificazione del Angiosperm Phylogeny Group, alle caprifoliaceae. Ma a dire il vero preferisco non farmi deviare dalla retta via e cercherò di imparare una classificazione per volta).

— rinnovato impegno a completare tutti i post senza parole il più presto possibile, nonchè aggiornare l’indice, e magare renderlo un po’ più scorrevole … ma forse non è il caso di lasciarsi prendere la mano con le promesse —